L’insostenibile indifferenza dell’essere. Bullshit.

È molto triste vedere come a tanti manchi il senso delle proporzioni.  In molti a dire che non si sentono affatto liberati, che propongono facili e puerili accostamenti tra ciò che è stata l’oppressione del Nazi-fascismo e la situazione italiana attuale. Bullshit.

A costoro mancano le più elementari basi della conoscenza, i fondamenti della Storia.

Le battute di infimo livello intellettuale, gli stupidi giochi di parole sulle liberazioni da altri – futili, o per lo meno minori – forme di “oppressione” non rendono giustizia alla svolta epocale del 25 Aprile. Bisognerebbe aver vissuto quel periodo,  almeno indirettamente, con i racconti dei nonni, dei sopravvissuti, di chi aveva la forza e il coraggio di narrare quegli eventi che non hanno assolutamente nulla in comune con ciò che viviamo oggi, nell’era del “tutti a scrivere ciò che penso”, me incluso, ovviamente.

Sant’Anna di Stazzema. Marzabotto, i Lager. Questo è successo allora. Non oggi. E queste cose le hanno fatte i nazi-fascisti. Non altri.

Qualche paragone tra presente e passato è accettabile solo se proviene dalla voce di alcuni “migranti”, che scappano spesso da paesi in cui la situazione potrebbe essere in qualche modo analoga alla nostra durante la guerra.

Ma non da noi.

 

Questo è un punto. Poi,

È vero che molti italiani filo-fascisti divennero repentinamente antifascisti.

È vero, come ci ricorda anche Chomsky, che molti gerarchi nazisti e fascisti sono stati reintegrati nei loro ruoli dirigenziali NATO dopo la guerra.

È vero che molti criminali sono rimasti impuniti.

È vero che la Resistenza si è macchiata di crimini atroci.

Tutto ciò è vero. Ma queste sono altre, vergognose storie.

Il 25 Aprile le truppe di Hitler e i fascisti di Salò furono mandati finalmente affanculo.

© Claudio Passilongo